Sismabonus: in cosa consiste
Nell’ambito delle agevolazioni approvate nel
2020 per la riqualifica del patrimonio edilizio (superbonus) è presente anche
il Sismabonus. La detrazione, anche questa innalzata al 110% come l’ecobonus, interessa
i condomini e le persone fisiche che eseguono interventi di messa in sicurezza
antisismica o di demolizione e ricostruzione sugli immobili situati in zona 1,
2 e 3 (esclusa la 4) allo scopo di ridurne il rischio, anche con variazione
volumetrica rispetto all’edificio preesistente.
Le spese per gli interventi antisismici che danno diritto
alla detrazione del 110% sono quelle sostenute a partire dal 1° luglio 2020 al
31 dicembre 2022, con limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare, ma
senza vincoli sul numero massimo di immobili su cui effettuare gli interventi. La
ripartizione avviene in 5 rate annuali di pari importo.
Sono detraibili anche le spese sostenute per la
realizzazione congiunta di sistemi di monitoraggio strutturale continuo ai fini
antisismici. Incluso nel limite di spesa di 96.000 euro anche l’eventuale “acquisto
di case antisismiche”.
Se, al posto della detrazione, si decide di cedere il
credito corrispondente a un'impresa di assicurazione con la contestuale stipula
di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione del
premio assicurativo, al posto del 19% spetta per il 90%. La detrazione per il
premio assicurativo non è cedibile.